Three Thousand Years of Longing - George Miller - 2022
- Federico Cenni
- 13 feb 2023
- Tempo di lettura: 1 min

Stando alle prime recensioni della critica internazionale questo film sarebbe dovuto essere esattamente l’opposto di quello che invece è stato. Un’esperienza, nella più positiva delle accezioni. Scritto e diretto da George Miller, lo stesso uomo che 7 anni fa, con Mad Max: Fury Road, è stato in grado di regalare al cinema uno dei migliori action di sempre, Three Thousand Years Of Longing entra di diritto nella lista dei migliori fantasy post 2000. Narrato quasi interamente dalla voce di Idris Elba, che nel film interpreta il Djinn, e coadiuvato da una Tilda Swinton sistematicamente affascinante nelle gesta e magnetica nell’aspetto, il nuovo film di Miller è costruito su due piani narrativi: quello contemporaneo e quello storico, legati indissolubilmente l’un l’altro dalla fantastica (in ambo i sensi) storia del genio.
Il fianco è esposto in termini digitali dal momento che non sempre la CGI risulta convincente e forse troppo spesso si nota il budget comunque ridotto per un progetto così tanto ambizioso. Anche la componente romantica è distribuita in modo abbastanza disomogeneo, dalla seconda parte in poi diventa gradualmente più presente ma mai davvero compromettente. Ad ogni modo si tratta di difetti secondari e assolutamente non invalidanti.
Il senso della vita, l’amore e i valori umani sono solo alcune delle tematiche presenti all’interno del meraviglioso mondo nato dall’immaginazione di Antonia Susan Byatt e costruito visivamente dal genio di Miller.
Three thousand years of longing gode di una regia capace di dipingere quadri poetici ed evocativi, profondamente funzionali ad una narrazione che vive di sensazioni e ricordi.
Federico Cenni
Comments